Dal 2014 al 2016 in Iraq chiese, santuari, monasteri, cimiteri, scuole, case e negozi vennero messi a ferro e fuoco in tutte le città e i villaggi cristiani della piana di Ninive e per sfuggire alla furia omicida dei jihadisti, i cristiani dovettero abbandonare le proprie case in poche ore ma migliaia furono i fratelli torturati e uccisi.
Per tenere viva la memoria delle sofferenze di popoli vittime ancora oggi, in molti Paesi, della violenza estremista anticristiana, il calice profanato, proveniente dalla basilica di Al Tahira (Immacolata Concezione) a Qaraqosh, compirà un pellegrinaggio spirituale in alcune parrocchie della diocesi di Avezzano per portare un messaggio di riconciliazione e di perdono auspicando, attraverso una fervida preghiera, la conversione dei persecutori.
Possa il Signore ascoltare la nostra preghiera e rafforzare nella fede i fratelli più sofferenti.