Martedì 8 settembre, festa della natività di Maria santissima, alle ore 18:00 il vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro presiederà la liturgia eucaristica e inaugurerà ufficialmente il cammino del Santuario della Vergine del Silenzio.
Si risponde, così, al desiderio di papa Francesco rivolto a padre Emiliano Antenucci e al Ministro provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo di fondare un santuario dedicato alla Madonna del Silenzio.
Il Santuario diocesano è stato eretto nella chiesa di San Francesco di Avezzano con un decreto del vescovo Pietro Santoro, lo scorso 13 maggio. «Nella Marsica, il culto della beata Vergine Maria – ha scritto il vescovo nel decreto di erezione – ha sempre assunto caratteri belli e variegati tanto da segnare, attraverso i luoghi di culto edificati in suo onore, i confini e il cuore di questa terra». E richiamando le parole di papa Francesco con cui, in un’omelia, presentava all’attenzione del popolo cristiano e dei pastori una particolare dimensione di bellezza e un nuovo titolo con cui invocarla – la Vergine del Silenzio -, mons. Santoro ha spiegato che la decisione è stata assunta «volendo rispondere al desiderio di papa Francesco di “trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio”».


Cronologia dell’icona della Vergine del Silenzio

  • 1° novembre 2008: fra Emiliano Antenucci scrive di getto “Il Libro della Vita” prima piccola dispensa per i corsi del Silenzio intitolati: “Silenzio, parla il Silenzio”.
  • 26-28 febbraio 2010 a Foligno: il primo corso del Silenzio, e poi continuano nella regione italiana dell’Abruzzo, terra in cui è vissuto, san Pietro Celestino V del Morrone, il papa santo eremita per eccellenza del silenzio.
  • L’originale dell’icona della Vergine del Silenzio viene commissionata da fra Emiliano Antenucci. È “scritta” e fatta, dopo circa 9 mesi di lavorazione, dalle monache benedettine dell’Isola di San Giulio d’Orta (NO).
  • 13 giugno 2011: giorno in cui è arrivata la Madonna del Silenzio in convento a Penne.
  • 17-18 marzo 2012: iniziano i corsi del Silenzio a Guadalajara in Messico, con una traduzione sia in spagnolo e poi in inglese per le varie nazioni del mondo grazie alla collaborazione di Magda Nava Sandoval (responsabile con il marito del corso in Messico).
  • Al Santo Padre papa Francesco viene regalata una copia dell’originale della Vergine del Silenzio e ne rimane meravigliato, tanto che la fa collocare tra i due ascensori dell’entrata principale del palazzo apostolico, nel cortile di San Damaso, dove tutti passano per entrare a colloquio con lui nel suo studio privato.
  • 18 maggio 2015: papa Francesco benedice questa copia con questa intenzione: “La Vergine Maria interceda presso il Signore, perché tutti quelli che entrano nel palazzo apostolico possano sempre avere le parole giuste”.
  • 15 giugno 2016: fra Emiliano incontra papa Francesco e, dopo l’Udienza, il Santo Padre benedice l’originale della Vergine del Silenzio, autografandola con la scritta dietro l’icona: “Non sparlare degli altri!”.
  • 22 novembre 2017: fra Emiliano con la sua équipe del Silenzio incontra papa Francesco. Dopo l’Udienza il Santo Padre riceve una copia del libro “Il cammino del silenzio”, Effatà Editrice (frutto dei corsi del Silenzio).
  • 28 novembre 2017: dal Vaticano (Segreteria di Stato) arriva la benedizione apostolica personale da parte del papa per fra Emiliano, i confratelli e quanti affidati alle sue cure pastorali.
  • 22 marzo 2019: fra Emiliano viene invitato per un’udienza privata nel palazzo apostolico con papa Francesco sulla Vergine del Silenzio e i relativi progetti futuri.
  • 24 marzo 2019 (vigilia dell’Annunciazione e della sua visita al santuario di Loreto) papa Francesco scrive una lettera di suo pugno al ministro provinciale dei Cappuccini d’Abruzzo, padre Nicola Galasso, con questa richiesta: «Sarebbe bello trovare un posto, una chiesa, dove si possa dare culto pubblico alla Madonna del Silenzio. Pensi lei, per favore e mi faccia la proposta».
  • Padre Emiliano insieme al ministro provinciale, con il permesso del generale dell’Ordine, si mettono alla ricerca di vari luoghi adeguati e individuano la chiesa di San Francesco d’Assisi e il convento dei Cappuccini di Avezzano, abbandonato da dieci anni e di proprietà della provincia dei Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo.
  • Il Santo Padre dopo numerose lettere, telefonate ed incontri con padre Emiliano, perché premuroso che tutto andasse a buon fine, dà la benedizione per questo progetto di Dio, telefonando al vescovo di Avezzano, mons. Pietro Santoro, che con grande gioia accoglie questo nuovo Santuario voluto dal Santo Padre nella sua diocesi.

In occasione del novantesimo anniversario di ordinazione presbiterale del venerabile don Gaetano Tantalo si terrà una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Avezzano il 10 agosto alle 18:00.
Così la diocesi dei Marsi vuole ricordare don Gaetano Tantalo, uomo di profonda fede e grande carità. Il 10 agosto 1930 don Gaetano fu ordinato sacerdote dal vescovo di allora mons. Pio Marcello Bagnoli nella chiesa parrocchiale di San Giovanni in Avezzano. Qualche giorno prima, il 3 agosto, l’ordinazione diaconale nella stessa chiesa (la cattedrale era in costruzione), nella quale don Gaetano rimase a svolgere il servizio di vice parroco.
In una lettera indirizzata alla mamma, datata 5 agosto 1930, don Gaetano Tantalo scriveva così sulla sua ordinazione: «Non voglio portare nessuna ombra sull’altare, dove, insieme con Gesù, sacerdote eterno e ostia di espiazione e di amore, io pure, divenendo suo sacerdote per sempre, voglio offrirmi e sacrificarmi come un’ostia di espiazione e di amore: accompagnatemi dunque, col vostro perdono, con la vostra preghiera e con l’offerta della vostra vita all’amore infinito di Gesù. Non abbiate paura di offrire e consacrare a lui i vostri cuori, uniti a quello mio: è lui che ce li domanda, unicamente per inondarli del suo amore divino e del suo paradiso!».


Don Gaetano Tantalo nasce a Villavallelonga il 13 febbraio 1905 e muore il 13 novembre del 1947 a Tagliacozzo, a 42 anni, consumato dalla malattia e dal suo struggente amore per il prossimo e per il Signore. Il 6 aprile del 1995 don Gaetano Tantalo è stato proclamato venerabile: con un decreto sono state riconosciute e dichiarate a don Gaetano la vita santa e l’eroicità delle virtù. Il nome di don Gaetano è posto ai piedi di un albero piantato il 7 marzo 1982 nel Giardino dei giusti a Gerusalemme. Chiunque avesse notizia di fatti ritenuti eccezionali e senza spiegazione scientifica, ne invii immediatamente relazione scritta e documentata presso la curia vescovile di Avezzano. Si possono ricevere informazioni, libri e biografie di don Gaetano Tantalo direttamente presso gli uffici curiali.

Grazie all’amicizia di don Adriano Principe con Xu Can, questa mattina 100.000 mascherine sono state consegnate al vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro, e messe a disposizione delle parrocchie, delle associazioni di volontariato e delle famiglie del territorio.
Un gesto prezioso che nasce dall’amicizia profonda di don Adriano Principe, parroco di San Rocco di Avezzano, con con Xu Can, un ex giornalista sportivo dello Shanghai times, oggi presidente di Shanghai Xiafu Sports Culture Development S.R.L. e segretario generale di Shanghai Yangpu District Basketball Association. A unire i due, nel cuore e negli obiettivi, una lunga amicizia nata e cresciuta intorno a un tavolo di ping pong. Come amanti dello stesso sport, infatti, si incontrarono prima come sfidanti e avversari per poi scoprirsi, invece, nel corso degli anni come compagni di cammino e amici veri.
«Da giornalista – racconta Xu Can – ho viaggiato molto e in una di queste occasioni ho conosciuto l’ex tennistavolista della nazionale italiana, Yang Min e suo figlio Yang Jiaqi. Grazie a loro ho conosciuto don Adriano Principe, ed è nata una bellissima amicizia» con il sogno di «collaborare insieme per rendere questo mondo più bello, e per portare la luce a più persone. (...) Nel 2017 sono stato ad Avezzano e con don Adriano ho espresso la mia conoscenza verso Dio: il creatore dell’universo, la forza della pace. Ho parlato di molti argomenti riguardanti il valore della vita e ho sempre creduto che siamo in questo mondo per il volere di Dio».
Un’amicizia lunga e profonda, quindi, che in questo tempo di Covid-19 ha trovato modo non solo di alimentarsi nuovamente ma di trovare progetti comuni da condividere. Ecco allora nascere l’opportunità di unire i due popoli e le loro sofferenze in un’opera dai risvolti umanitari. «Dopo il ritorno in Cina – prosegue Xu Can – ho mantenuto sempre il contatto con don Adriano tramite Wechat, e soprattutto quest’anno quando il Covid-19 è diventato più intenso. Quando il virus è scoppiato in Cina, don Adriano ha continuamente chiesto della mia situazione. Fortunatamente la città di Shanghai non è stata colpita duramente, quando poi imprevedibilmente, il virus è arrivato in Italia, ho sentito nascere in me la preoccupazione di quanto stava accadendo in Italia. E allora – aggiunge Xu Can – ho trovato la possibilità di poter fare qualcosa per i miei amici italiani».
Tramite The International Peace Exchange Foundation, Xu Can ha donato a don Adriano 100.000 mascherine, consegnate questa mattina, nel cortile della curia vescovile, direttamente da Yang Jiaqi insieme a una delegazione cinese, al Vescovo Pietro Santoro e messe a disposizione della Caritas diocesana.


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