Il 4 settembre si terrà il solenne pontificale, presieduto dal vescovo dei Marsi, mons. Giovanni Massaro, per il settantacinquesimo anniversario della dedicazione della chiesa cattedrale, intitolata a san Bartolomeo apostolo. In programma un triduo in preparazione all’evento, alla presenza preziosa dei vescovi che sono stati custodi di spiritualità di una delle cattedrali più grandi di Abruzzo e Molise, che vedrà la presenza di mons. Lucio Renna, vescovo dei Marsi dal 1999 al 2006 (il 1° settembre), di mons. Pietro Santoro, vescovo dei Marsi dal 2007 al 2021 (il 2 settembre), e di mons. Armando Dini, vescovo dei Marsi dal 1990 al 1998 (3 settembre), ai quali la comunità ecclesiale manifesterà profonda gratitudine per aver guidato con grande generosità la Chiesa dei Marsi e alla quale continuano ad essere profondamente legati con sincero affetto. Tutte le celebrazioni sono alle 18:30.
L’animazione del canto, guidata da don Andrea De Foglio, sarà curata dal grande coro diocesano costituito dai cori riuniti provenienti dalle parrocchie marsicane.
Le celebrazioni si apriranno il 30 agosto in cattedrale, alle 19:00, con l’inaugurazione della mostra fotografica Tesori d’Abruzzo.


Alta, ieratica, si staglia, nel suo stile neoclassico, la cattedrale, al centro della città sulla sottostante piazza Risorgimento, che oltre ad essere luogo di incontro, mercato e di manifestazioni varie, prepara all’ingresso in chiesa con la scalinata d’accesso. La cattedrale dei Marsi è tra le più grandi cattedrali delle diocesi abruzzesi e molisane. In essa è custodita la cattedra, luogo simbolico che rende visibile la funzione di guida vigile del vescovo. L’interno è a croce latina a tre navate. Cappelle di varia grandezza si innestano ai lati delle navate laterali. È dedicata a san Bartolomeo, uno dei dodici apostoli, missionario in India e in Armenia, dove avrebbe convertito anche il re, subendo però un martirio tremendo: scuoiato vivo e decapitato. Gli fu edificata una chiesa nell’Isola Tiberina e il suo corpo si trova sotto l’altare maggiore. Alla destra della cattedrale svetta, alto, il campanile che gode anche di una illuminazione notturna. Sottoposta recentemente agli opportuni adeguamenti liturgici, è stata arricchita da notevoli opere d’arte pittorica.
La parrocchia della Cattedrale è guidata pastoralmente dal parroco don Bruno Innocenzi, da don Giovanni Gagliardi e negli ultimi dieci anni da don Claide Berardi. È luogo delle celebrazioni solenni presiedute dal vescovo nei tempi forti e nelle festività ed è luogo di incontri diocesani che la rendono chiesa madre della diocesi che, allo stesso tempo annovera, a Pescina, una concattedrale (che conserva il corpo di san Berardo vescovo, nato a Colli di Monte Bove), a ricordo del passaggio che - con lungimiranza profetica - il vescovo Bagnoli operò trasferendo la sede episcopale da Pescina ad Avezzano, non senza problemi di accettazione da parte di alcuni fedeli. E il 4 settembre saranno 75 anni da quando, già rovinata dalla guerra e dal successivo bombardamento di Avezzano, fu di nuovo consacrata e riaperta al pubblico.

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