Da ventisette anni la Fondazione antiusura Jubilaeum, eretta il 3 luglio 1997 con decreto congiunto dai tre vescovi pro tempore di L’Aquila, Avezzano e Sulmona-Valva, opera in tutto l'Abruzzo. In occasione del giubileo 2025 la Fondazione, che trae il nome dall'allora imminente grande giubileo del 2000, promuove, un convegno di alto profilo che si terrà nel castello Orsini di Avezzano il 16 gennaio dalle ore 9:30.
La Fondazione, guidata da Antonella Bovini (presidente), don Antonio Salone (vicepresidente), e dall'intero consiglio direttivo, svolge un prezioso servizio avendo lo scopo di prevenire il ricorso agli usurai facilitando, mediante garanzie reali, prestiti chirografari o ipotecari da banche convenzionate, a favore di famiglie o di singoli individui che versano in difficoltà economiche e che, pur disponendo di redditi sufficienti per la restituzione rateale, non possono accedere ai normali prestiti bancari per motivi di protesti cambiari o di altro genere. Ovviamente, trattandosi di prestiti, i richiedenti devono avere possibilità e garanzie di restituzione: la Fondazione non dà sussidi né contributi a fondo perduto.



Storia della fondazione

La Fondazione Jubilaeum, già ONLUS e ora ETS, è nata nel 1997 per una felice intuizione di don Antonio Salone – per oltre un decennio presidente della Fondazione ed ora nel ruolo di vicepresidente (sia per meglio assolvere al più importante compito di guida di una numerosa comunità parrocchiale di Avezzano sia per maggiormente coinvolgere e responsabilizzare i laici anche nelle organizzazioni di matrice ecclesiastica) – subito recepita, sostenuta e fatta propria dai tre vescovi della provincia aquilana.
Il problema maggiore che si deve affrontare è la diffusione del messaggio insito nel programma della Fondazione: far sapere cioè alla gente in difficoltà finanziaria che lo Stato ha dato un valido strumento per affrontare tale difficoltà, che vi è un organismo sul territorio pronto ad ascoltare chi ha bisogno di assistenza, non solo materiale, e che ricorrere al prestito irregolare – all’usuraio – non risolverà mai le difficoltà ma anzi le aggraverà fino a renderle senza uscita. Inoltre, in fase di ascolto, gli assistiti vengono guidati verso un uso razionale delle proprie disponibilità economico-finanziarie.
Numerosi interventi presso le reti televisive e i quotidiani locali nonché le comunicazioni dirette al clero delle varie diocesi in occasione dei loro ritiri, consentono di raggiungere parzialmente< l’obiettivo, ma certamente larghissimi strati della popolazione continuano ad ignorare la nostra presenza e gli strumenti disponibili per evitare le situazioni più difficili e quindi non risanabili: e infatti, quanti alla Fondazione si rivolgono in condizioni assai compromesse portano a giustificazione del loro ritardo nel chiedere aiuto sempre lo stesso motivo: “Non sapevamo, non conoscevamo la Fondazione”.
La Fondazione Jubilaeum ha inizialmente limitato la sua attività al territorio della provincia dell'Aquila, ma già dopo qualche anno si è avvertita la necessità di estendere l’azione a tutta la regione Abruzzo e, grazie anche all’indirizzo della CEI ed al suo aiuto finanziario, nel 2002 il raggio di azione viene esteso a tutte le diocesi abruzzesi, presso le quali viene istituito – non senza difficoltà e problemi soprattutto logistici – un ufficio per l’ascolto dei richiedenti, sia per evitare troppi – e talvolta infruttuosi – viaggi dalle località più lontane alla sede di Avezzano sia per ottenere un approccio più attento alle consuetudini e realtà locali: ad oggi, in quasi tutte le diocesi abruzzesi è presente un ufficio adeguatamente attrezzato e costantemente servito da volontari di comprovata capacità ed esperienza che ascolta ed elabora le richieste della propria zona prima dell’esame finale del competente organo deliberante che si riunisce periodicamente ad Avezzano.
Ad oggi la Fondazione ha garantito con i fondi statali – e quindi ai sensi dell’art. 15 della legge 7 marzo 1996 n. 108 – un totale di 667 finanziamenti già erogati per un importo complessivo di € 18.236.958,40; alla stessa data, risultano in essere 126 prestiti con una esposizione residua di circa 3 milioni di euro, e ciò significa che un numero maggiore di sovvenzioni è stato nel frattempo estinto.
In quanto alla distribuzione sociale dei nostri interventi, premesso che la nostra azione si rivolge essenzialmente alle famiglie e al massimo ai piccoli artigiani e/o commercianti, potremmo affermare che nessuna categoria sociale è assente tra i nostri assistiti: non mancano infatti tra di essi – pur nel preponderante complesso dei lavoratori dipendenti (e/o pensionati) privati e pubblici – i professionisti ed i titolari di piccole attività imprenditoriali.
Infine segnaliamo che esiste un sito internet – attualmente in fase di aggiornamento – dal quale si possono ricavare gli indirizzi, i numeri telefonici e gli orari di tutti i punti di ascolto presenti in Abruzzo nonché notizie relative alle finalità e ai requisiti necessari per accedere a finanziamenti assistiti da ns garanzia: antiusuraabruzzo.it.

Iscriviti alla newsletter